In pochissimi, conoscono realmente cosa sia il Meccanismo Europeo di Stabilità (di seguito abbreviato con MES), approvato dal Parlamento dell'Unione, ratificato dal Consiglio Europeo nel 2011 ed entrato in vigore nel settembre 2012. In teoria stiamo parlando di un Fondo Salva-Stati sul modello del Fondo Monetario Internazionale (FMI), istituito nel 1944 con gli accordi c.d. di Bretton Woods, così anche il MES, venne istituito proprio per risolvere le crisi della moneta unica e, addirittura prevenirle, attraverso l'utilizzo di prestiti “onerosi” e a “condizioni molto rigide” da elargire agli stati aderenti all'euro. Fin qui, si potrebbe iniziare a parlare di un organismo economico di tutto rispetto ma, le cose non stanno proprio come vengono riportate dai canali e media ufficiali. Vi è un'ombra dittatoriale che si aggira dietro l'istituzione di questo ipotetico Fondo-Salva-Stati.
Innanzitutto c'è da dire che il MES non è un vero e proprio organismo economico ma, bensì, un'organizzazione intergovernativa, al di sopra di ogni stato, avente al vertice un consiglio dei governatori, un consiglio di amministratori e un direttore generale, formato da rappresentati, nominati dall'èlite politica di ogni paese aderente, la quale oltre a godere di un'immunità giurisdizionale sovranazionale, dovranno rimanere anonimi durante e dopo il loro mandato. Anche per i beni, le proprietà e le disponibilità appartenenti al MES, ovunque esse si trovino e da chiunque siano detenute, godono della stessa immunità prevista per i membri, infatti quest'ultime non possono essere oggetto di perquisizione, sequestro, confisca, esproprio e di qualsiasi altra forma di sequestro o pignoramento derivanti da azioni esecutive, giudiziarie, amministrative o normative, avanzate da qualsiasi stato membro. Inoltre tutti i documenti, le scelte, le operazioni e ogni altra attività messa in atto dal MES sono inviolabili, coperte da segretezza assoluta ed esenti da restrizioni, regolamentazioni, controlli e moratorie di ogni genere.
Il pericolo più grosso del MES, deriverebbe dalla sua natura finanziaria perversa, in primis si evidenzia come gli stati membri, per aderire al fondo, sono chiamati a depositare ingenti somme di denaro pubblico, irrevocabili e incondizionate, somme che superano, come nel caso dell'Italia i 125 miliardi di euro, somme che, a nostro avviso, potevano essere utilizzate per la ripresa economica del paese aderente o per salvare qualche azienda nazionale in crisi economica.
Il vero problema, rimane il fatto che, in caso di “crisi” di un paese aderente, si andrebbe a configurare la situazione paradossale di una risoluzione di un debito con un altro debito (prestito oneroso da parte del MES), creando così nello Stato in “crisi” economica, una situazione di facile controllo da parte dei poteri forti così che in caso di una inevitabile insolvenza, l'organismo del MES possa intervenire nello stato insolvente, anche con l'utilizzo della forza, per alienare ogni bene pubblico e privato al fine di ridurre o coprire del tutto il debito in questione per far rientrare la scongiurata “crisi”.
Non è facile ridurre al minimo un argomento così importante, le cose da mettere in evidenza sono tante e tanti i dettagli da spiegare, come per esempio ricordare che i tassi di interesse applicati dal MES sono scelti in via arbitraria senza tener conto dei vari mercati e degli andamenti dei tassi di interesse su quest'ultimi, oppure che i Parlamentari Nazionali non potranno più avere voce in capito una volta confermata l'adesione al fondo.
Il Nostro intento è sempre quello di sensibilizzare i nostri lettori ad una attenta analisi delle informazioni trasmesse dai mass-media ufficiali, di metterle in dubbio e di ricercare autonomamente informazioni alternative per una visione più realistica della società che ci circonda.
Dott. Oreste Romeo
Link e Note
Temi e Attività della Camera dei Deputati - Trattato MES - Clicca Quì
Testo Trattato Meccanismo Europeo di Stabilità - Testo in Italiano - English Text